Racconti porno con padrone al telefono

Racconti porno di padrone al telefono

Ecco un dei primi racconti porno du padrone al telefono, altri potete farveli raccontare dal vivo chiamando la tua mistress preferita al seguente numero.

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La fisioterapista padrona

“Era verso la metà di Novembre quando, per un dolore alla schiena, decisi di recarmi dal medico. Una mattina mi ero semplicemente alzato con un fastidio che inizialmente partiva dalla spalla, ma che durante l’arco della giornata pensò bene di espandersi fino ai muscoli dorsali e a tutto il resto della schiena: praticamente ero bloccato e non potevo proprio più muovermi, tanto che cominciava a diventare un problema anche il solo riuscire a fare i turni.

Mi recai così dal mio fisioterapista di fiducia che però, proprio quel giorno, non fu in studio dato che a quanto ho saputo poi dagli altri clienti si era voluto concedere un periodo di ferie. A sostituirlo ci trovai una professionista donna (il che mi provocava anche un certo imbarazzo). Giunto il mio turno entrai e la fisioterapista, di nome Sarah, mi fece stendere sul lettino e dopo i primi massaggi cominciò a dirmi di togliermi la t shirt. Mi spalmò una crema e continuò a massaggiare e a massaggiare fino ad arrivare al fondoschiena: il problema è che ogni qualvolta premeva laggiù il membro veniva sollecitato e mi si induriva sempre più.

Naturalmente non avevo la minima intenzione di farmi vedere l’erezione, ma ad un certo punto la fisioterapista mi disse di voltarmi e di sedermi. Non appena vide il mio cazzo duro lasciare un segno dai pantaloni, non ebbe alcuna esitazione: chiuse le porte dello studio, si avvicinò a me e cominciò a leccarmelo come se non ci fosse un domani.
Dopodiché salì sopra di me e da vera padrona sexy mi ordinò di leccarle la figa perchè altrimenti si sarebbe vendicata sul mio mal di schiena. Obbedii agli ordini anche perchè ragazzi, quella era una vera gnocca!

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Nel frattempo con delle manette mi legò le mani, si sfilò e cominciò a mordermi il capezzolo: per non far sentire le mia urla da fuori mi ficcò un asciugamano in bocca, ma vedeva che soffrivo come un porco dal dolore. Mi schiaffeggiò sul viso fino a farmi diventare rosso e nel frattempo si rimise sul mio cazzo leccandomelo a più non posso: arrivai a un tale stato di eccitazione che venni con un clamoroso orgasmo su quel suo viso da mistress matura e troia”.