Schiavi al cellulare

Schiavi al cellulare

Per chi desidera essere sottomesso la linea erotica degli schiavi al cellulare questo è un servizio di pura dominazione dove padrone preparate ed autoritarie sanno come umiliare e sottomettere lo slave di turno.

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schiavi al cellulare

“Io ho sempre desiderato essere uno degli schiavi al cellulare che le donne non possono fare a meno di scopare. Nel corso della mia vita ho avuto un po’ di esperienze: ho scopato con ragazzine, con ragazze della mia età e anche con donne mature perchè ogni qualvolta nutrivo un’esigenza diversa. E sulla base dei bisogni del caso, riuscivo sempre rigorosamente ad avere un qualcosa che mi accontentasse.

Ma col passare del tempo ho cominciato a sentire il bisogno di qualcos’altro: nonostante le avessi provate tutte e nonostante potessi dire di avere avuto delle gran belle esperienze, c’era sempre qualcosa che non mi faceva trovare soddisfatto. In fondo, sono o non sono un vero porcello? Ecco proprio questo bisogno di scopare sempre più e di farlo in maniera sempre più spudorata e sporca mi ha spinto a cercare una forma di divertimento ancora più piccante: è così che ho conosciuto il telefono erotico padrone.

Ogni qualvolta entro in contatto con le troie che questo centralino mette a mia totale disposizione, finalmente sento che ho trovato quello che cercavo, quello per cui ho lottato e indagato per una vita intera: finalmente ho trovato delle donne che sono davvero capaci di soddisfare la mia sete non tanto di sesso, ma di trasgressione, di profonda eccitazione, di sesso sporco.

Queste padrone dal vivo mi combinano proprio di tutto: l’altro ieri, per esempio, una di loro mi ha costretto a mettermi a gattoni e mi ha frustato ripetutamente fino a quando non cominciavo a sentire il dolore delle sue sevizie. Per un attimo ho provato a rialzarmi perchè non ne potevo più, ma non l’avessi mai fatto: quella troia stronza per punirmi mi ha legato al letto con delle manette e per sicurezza mi ha avvolto braccia e gambe con delle corde. A quel punto ha iniziato a stritolarmi i capezzoli, e anche se non ne potevo più dal dolore lei continuava imperterrita. Dopodiché mi ha preso a schiaffi, mi ha sputato in faccia e mi ha sbattuto la sua figa sulla mia bocca imponendomi di leccargliela fino a che lei non si definiva sazia. Che esperienza ragazzi, non vedo l’ora di tornare a rivivere una cosa di quel genere. Ancora non posso fare a meno di pensarci!”.

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